Per testare questo outfit enduro Uvex Finale 2.0 e Sportstyle 236, siamo andati alla fonte, dove tutto è nato e da cui prende il nome il prodotto: Finale Ligure. Proprio in questi percorsi, dove si svolgono le Enduro World Series, abbiamo trovato il terreno ideale per mettere alla prova questo sistema casco-occhiale appositamente progettato.

Finale 2.0
Il primo impatto con questo casco riguarda il suo look, i colori: un bell’abbinamento tra grigio e giallo fluo, che rende il prodotto visibile in ogni condizione di illuminazione e consegna un’immagine aggressiva a chi lo indossa. La seconda impressione forte è quella della sua robustezza della sua compattezza ed in particolare dell’ampia protezione posteriore che va a chiudersi alla nuca, ispirando un immediato senso di sicurezza.
Il casco UVEX Finale 2.0 è leggero, dotato di una imbottitura interna minimalista e amovibile, di un sottogola con chiusura Monomatic azionabile con una sola mano, del sistema IAS di regolazione della calzata sia in ampiezza, sia in altezza.

Non appena indossato, abbiamo il piacere di osservare una sensazione di comfort immediato, la calotta aderisce perfettamente alla forma del capo, e sono del tutto assenti punti di compressione o tensioni eccessive che alla lunga potrebbero causare disagio al ciclista. La regolazione mediante la ghiera posteriore, di dimensioni ampie e quindi facilmente azionabile anche con i guanti, è facile, intuitiva e rapida. In pochi secondi otteniamo il giusto fissaggio del casco in testa e siamo pronti a partire.
Partiamo in salita sotto un sole cocente e un’atmosfera davvero calda che ci porta alla sudorazione in poche centinaia di metri. A questo punto entrano in gioco i 20 canali di aerazione ricavati sulla calotta del casco, molto ampi e ben posizionati, che favoriscono sensibilmente la dispersione dell’umidità verso l’esterno. Una volta in cima inizia la prima discesa della giornata per riscontrare immediatamente l’efficacia di questo sistema di aerazione che è in grado di convogliare un gran flusso d’aria all’interno e favorire il raffrescamento del capo in modo rapido ed efficace. Volutamente non abbiamo indossato al di sotto del casco una bandana proprio perché volevamo verificare la sensazione di ventilazione promessa (e mantenuta) dal casco Finale 2.0.

Un’altra prova che abbiamo voluto effettuare, riguarda la libertà di movimento del capo concessa dal casco nonostante la notevole dimensione dell’estensione posteriore della calotta. Quest’ultima, appositamente realizzata per proteggere una delle parti più sensibili ed esposte nella pratica dell’enduro, non ha costituito ostacolo eseguendo delle circonduzioni del capo anche molto ampie.
Frontalmente, il casco Uvex Finale 2.0 monta una visiera di media ampiezza, che prolunga in modo armonico il design del modello e lo rende affusolato e proiettato in avanti. La visiera presenta una regolazione a scatto con quattro posizioni, in totale non molti gradi di escursione ma quanto basta per modulare il campo visivo superiore in base all’azione in atto (salita/discesa, spazi aperti/bosco). La regolazione deve essere fatta da fermo, con due mani, poiché ogni scatto richiede una certa forza per essere ottenuto. All’interno troviamo la rete anti intrusione insetti che sbarra la strada ad ogni visita indesiderata, evenienza frequente soprattutto in velocità.
Sportstyle 236
L’occhiale costituisce un abbinamento perfetto al casco, data la scocca nera con inserti fluo gialli e la lente specchiata (questa vota di classe 0-2, per illuminazione media). Colpisce al primo impatto la grande superficie della lente che va a coprire l’intera zona oculare e oltre, offrendo protezione non solo dai raggi UV, ma anche dall’ingresso di polvere, detriti, sassi, insetti.

Sportstyle 236 è un occhiale estremamente leggero, con una serie di regolazioni che consentono di personalizzare il posizionamento nel migliore dei modi. In particolare i due terminali oltre ad essere modellabili sulla conformazione del capo, sono estensibili con un meccanismo a scatto in tre posizioni. Il nasello può essere stretto/allargato fino a trovare il giusto punto di appoggio dell’occhiale sul naso.
Molto interessante il sistema di asportazione dei due terminali dalla lente mediante dei semplici bottoni, per consentire la sostituzione della lente stessa, dopo aver tolto la parte superiore ed inferiore della montatura con una semplice trazione. Una volta sostituita la lente, è molto facile e veloce l’operazione di rimontaggio delle parti, rendendo l’intera operazione fattibile in ogni momento in caso di necessità.

L’occhiale Sportstyle 236 si integra pienamente con il casco Finale 2.0 creando un sistema che vive in simbiosi, regalando al biker la totale funzionalità ricercata, in termini di visione, protezione e comfort. Un’intera giornata in sella senza mai togliere casco e occhiali e non accorgersi di averli. Questo è l’obiettivo che ogni prodotto di alta qualità dovrebbe centrare. E in questo caso lo confermiamo.
Conclusioni
Se la ricerca è quella di un sistema di sicurezza del capo totale, con protezione dagli impatti, dai raggi del sole, dall’interferenza di qualsivoglia elemento esterno, l’accoppiata Uvex Finale 2.0 e Sportstyle 236 è perfetta. Se l’azione, poi, è tipicamente enduro, laddove il susseguirsi di discese impegnative e adrenaliniche è il leit motiv della giornata, non se ne può fare a meno.
Che si tratti di biker super esperti, oppure di newcomers della disciplina, quando si parla di protezione non si possono fare compromessi e vale la pena puntare al top della qualità, come nel caso del casco Fine 2.0 e dell’occhiale Sportstyle 236 di Uvex.