Dal cancelletto di partenza fino al traguardo, abbiamo provato per voi la difficile pista di velocità dei Mondiali: la Planai.
Si parte con un lancio ripido che porta ad un primo salto non impegnativo. Subito dopo, la insidiosa Charly's Traverse, diagonale ondulata in falsopiano che immette in una curva secca a sinistra, da non "lasciare andare" in uscita.
Qui si entra nel cuore tecnico della pista, con continue onde e avvallamenti e l'approccio al primo, impegnativo salto (Walchersprung), che butta a ca. 60 metri con atterraggio pesante in scarsa pendenza. Curve e controcurve, dossi, cunette, schiede d'asino, c'è tutto il repertorio in questo tratto che sfocia nel secondo salto importante (Panoramasprung).
Ancora onde e cambi di direzione ad alta velocità fino alla Mittelstation e subito dopo, con diagonale sinistra e curvone parabolico a destra, ecco il Klammerschuss, poi il terzo salto (Kesslersprung) e la temibile "buca degli italiani" (Italienerloch), un gran curvone ghiacciato, in pendenza esterna da anticipare decisamente e da tenere in uscita sul piede sinistro molto a lungo.
Siamo nel tratto finale della Planai, il più difficile e rischioso, anche a causa delle energie che qui sono esaurite. Una diagonale breve a destra, da tenere molto alta rappresenta il lancio per la complicata "S" Weirather, curva a sinistra e controcurva a destra con nel mezzo una bella onda che obbliga a staccare gli sci da terra. Una volta giù non c'è tempo per pensare, occorre direzionare con grande aggressività gli sci a sinistra per imboccare la micidiale diagonale finale, con forte inclinazione esterna e fastidiosa irregolarità del ghiaccio (a causa dei numerosi passaggi). Ma non è finita, manca la curva a destra di lancio sul traguardo, da approcciare con buon anticipo per evitare (come ha fatto l'austriaco Kroell, perdendo per un soffio la medaglia di bronzo) di uscire troppo largo e dover frenare per rientrare nella luce dell'ultima porta e del traguardo.
Adesso è finita e le cosce non le senti più. Una discesa completa, massacrante, spettacolare che ha saputo regalare colpi di scena e ha messo in luce gli atleti che hanno usato grande intelligenza tattica, oltre che coraggio e bagaglio tecnico eccellente.