Intervista a tutto tondo sul mondo dello Swimrun ad Antonio Pistellato, distributore italiano del brand Salming. Storia, competizioni, attrezzatura e consigli tecnici su questa disciplina affascinante e dura che abbatte ogni barriera geografica e mentale.

Come nasce lo Swimrun, la storia

Come funziona la pratica dello Swimrun in Italia?
“In Italia ufficialmente si inizia nel 2014 con l’Aquaticrunner, da Lignano a Grado, preceduta dall’edizione ridotta (sempre a Lignano) vinta da Diego Novella che arriverà terzo nella prima edizione dell’Aquaticrunner. Oggi si registrano diverse gare, alcune ricondotte sotto un circuito denominato Italian Swimrun series. La vera promozione della disciplina è concretamente fatta da Swimrun Cheers, con 22 test in diverse regioni di Italia, dove si ha la possibilità di capire concretamente cosa significhi fare Swimrun e provare attrezzatura e scarpe Salming con suola Michelin. Non sono solo gare, ma veri e propri camp dove viene condivisa la passione per questo sport. A ottobre, Swimrun Cheers, in occasione della festa di fine stagione, organizza la seconda edizione della Swimrun by Night, ovvero una notturna.”

Come sono strutturate le gare?
“Il bello dello Swimrun è che è il territorio a chiamare, sia per le distanze, sia per il numero di frazioni: non esiste e non deve esistere uno standard. Si può partire con la corsa, oppure con il nuoto, le distanze delle frazioni dipendono dal territorio. Noi diciamo che lo Swimrun è pura libertà. Swimrun non è solo palette e pull, nuoto e corsa, è molto di più: è libertà, è abbattere ogni barriera geografica e mentale, laddove devi fermarti con le altre discipline, con lo Swimrun continui, perché finita la terra, nuoti, finita l’acqua esci e corri fino alla prossima nuotata, e poi ancora, senza limiti senza standardizzazioni, si va oltre. Si rivalutano le proprie capacità di adattamento, oggi più che mai nascoste dalla standardizzazione che facilita vita e lavoro. La zona di confort, non ha più limiti.”

Quale attrezzatura serve?
“Partiamo dalle scarpe. Io propongo la calzatura Salming OT COMP con suola Michelin, che da due anni viene testata duramente da Swimrun Cheers, e i suoi 200 atleti, nei test ed in gara. Salming OT COMP con suola Michelin è una scarpa leggera, grippatissima, fedele, che non molla mai. Se le provi, non desideri altro ai piedi. Per quanto riguarda la muta, quando l’acqua è fredda è fondamentale, in alternativa si può usare un body: la muta deve avere doppia cerniera, una frontale ed una sulla schiena per facilitare le operazioni di vestizione e svestizione. Quando corri, è sempre meglio aprirla e sfilarla dalla parte alta del corpo, altrimenti è molto faticoso correre. Servono poi le palette: dato che si nuota con le scarpe, si scivola poco e si perde la potenza, con le palette contrastiamo questi effetti negativi, riacquistando un po’ di potenza. Un piccolo segreto: le palette diventano anche il road book, su cui scrivere le distanze della gara, le diverse frazioni. In gara è sempre importante sapere la lunghezza delle frazioni. Infine ci vuole il Pull Buoy da mettere in mezzo alle gambe quando si nuota, e all’esterno della coscia quando si corre. Legato con una corda elastica è leggerissimo e non da fastidio. Anche questo strumento aiuta a compensare l’effetto frenante delle scarpe.”

Come sono fatte le scarpe da Swimrun?
“La nostra scarpa da Swimrun Salming OT Comp (off trail competition) è così costruita.
- Battistrada: mescola e disegno firmato Michelin con Michelins OCX – Extreme Outdoor Compound, ossia un misto di gomma e fibra per avere il massimo del grip e della durata. Ha un disegno studiato appositamente per questa disciplina con tasselli auto pulenti e leggermente ammortizzati provenienti dal disegno dei pneumatici da Downhill e Motocross. Questo è quindi sinonimo di estrema trazione e grip.
- Intersuola: composta in RunLite, materiale realizzato dalla casa svedese, ultraleggero, ad alto assorbimento dell’ impatto ma allo stesso tempo molto reattivo. Drop 4mm.
- Tomaia: 2 strati intrecciati in tessuto con esoscheletro laterale termo saldato che dona stabilità laterale, il tutto rafforzato sul puntale e lateralmente da inserti Rocshield Salming anti urto. Il materiale e la struttura della tomaia la rendono estremamente drenante e a rapida asciugatura, in più, la sabbia e la terra tendono a rimanere all’esterno grazie ad un filtro che aiuta a mantenere il piede il più pulito possibile al suo interno.”



Che caratteristiche tecniche devono avere le scarpe da swimrun?
“Le scarpe da Swimrun sono calzature particolari che devono incorporare determinate caratteristiche tecniche quali: leggerezza, reattività, grip, asciugatura rapida, drenaggio rapido dell’ acqua e tessuti resistenti con inserti anti abrasione tipici del Trail running.”

Quali elementi devo valutare per scegliere la giusta calzatura?

Informazioni e link utili
Salming: scarpa da Swimrun con suola Michelin