Sciatori e snowboarder sembrerebbero ormai aver compreso l’importanza di indossare il casco, un gesto abituale, quasi scontato come allacciarsi la cintura di sicurezza in automobile. Se anche tu vuoi avere il comfort e la sicurezza di un buon prodotto, diventato anche un piacevole mezzo estetico per completare l’outfit del tuo sport invernale preferito, allora ti servirà sapere quale casco da sci scegliere in base al tuo stile e livello tecnico!
Cosa dice la normativa
Intanto facciamo chiarezza sulla normativa cambiata ad inizio anno; infatti, dal 1° gennaio 2022 il Decreto Legislativo n° 40 del 28/02/2021 stabilisce l’obbligo del casco “nell’esercizio della pratica dello sci alpino e dello snowboard, del telemark, della slitta e dello slittino ai soggetti di età inferiore ai diciotto anni”. Quindi, i maggiorenni possono scegliere liberamente se indossare o meno il casco. Noterete che, rispetto a qualche anno fa, la grande maggioranza di appassionati oggi sceglie di utilizzare il casco; nuove tecnologie, grafiche accattivanti e soprattutto una maggior consapevolezza dei vantaggi hanno determinato questo risultato positivo.
Allenamenti di sci e snowboards agonistici e snowparks
All’interno degli snowparks, o nel caso si voglia prendere parte ad allenamenti agonistici, sia con gli sci che con lo snowboard il casco è obbligatorio a qualsiasi età (art. 2 comma 4).

Quale casco da sci scegliere
Un tempo la possibilità di scelta sui caschi da sci era piuttosto ridotta, ad oggi l’innovazione dei materiali ha modificato non soltanto l’estetica esterna ma anche interna, la tecnologia che diversifica i vari caschi è spesso nascosta ma, c’è e determina differenze importanti quando si deve fare la scelta di quale casco acquistare. Il livello tecnico e soprattutto la disciplina che andiamo a praticare sulle piste determina esigenze diverse, anche per il casco da sci. Se l’obbiettivo è migliorarti tra i pali, arrivare a fare tricks eccezionali o più semplicemente goderti una bella giornata sulle piste, avrai necessità diverse; da qui nasce la diversificazione dei caschi: prodotti sempre più all’avanguardia per dare il massimo comfort e nello stesso tempo protezione ad ognuno.
Le categorie
Avrete notato che i caschi si dividono in due macrocategorie:
- caschi a calotta intera
- caschi a mezza calotta
In entrambi i casi l’etichetta con l’indicazione “UNI EN 1077” e la sigla CE, indica la conformità all’utilizzo come casco protettivo per sci e snowoboard. La diversità sta nella classe di appartenenza:
- Classe A: caschi a calotta intera che proteggono una porzione più ampia del cranio, orecchie comprese;
- Classe B: caschi a mezza calotta che non proteggono la zona delle orecchie, più leggeri e in un certo senso più pratici.
I caschi di classe A sono destinati al mondo agonistico e a tutti coloro che preferiscono una maggiore protezione, in base ad uno stile più aggressivo, pur non facendo gare. Mentre i caschi di classe B, più comodi, sono per il grande pubblico di sciatori e snowboarder che amano la praticità e hanno uno stile meno race.

Non è soltanto l’estensione della protezione ad essere diversa tra le due classi, è anche una questione di dimensionamento della stessa struttura predisposta ad assorbire l’urto. Nei caschi di classe A questa struttura è costruita per assorbire forze d’impatto maggiori rispetto ad un casco di classe B.
L’impatto che non hai considerato
Quando pensiamo di aver raggiunto uno standard di sicurezza elevato ecco che la tecnologia e la scienza ci sorprendono nuovamente! I caschi, fino ad oggi, sono stati progettati e costruiti per proteggerci principalmente da un impatto derivato da un movimento lineare, un impatto netto come quello che può provocare un masso in caduta. Oggi, invece, sappiamo che le lesioni cerebrali a partire da quelle minori fino a quelle più gravi sono il più delle volte provocate dal movimento rotatorio che il nostro cranio subisce in seguito ad una caduta. Immaginate una caduta in cui è coinvolta la testa, difficilmente questa colpirà una superficie soltanto in modo diretto; il più delle volte la testa seguirà una traiettoria curva, appunto un movimento rotatorio. Come ci spiegano gli scienziati di Mips, “questo movimento rotatorio provoca il taglio e/o lo stiramento del tessuto cerebrale che colpisce il cervello e aumenta il rischio di lesioni cerebrali sia minori che più gravi”.

Alcuni dei principali produttori di caschi sportivi hanno capito l’importanza della tecnologia Mips applicandola ai loro prodotti. Il sistema di sicurezza Mips® permette un movimento multidirezionale di 10-15 mm su specifici impatti angolari, così da ridurre la forza di rotazione sulla testa. La tecnologia Mips® nei caschi da sci si trova tra imbottitura e strato protettivo, aggiungendo appena tra i 25 e i 45 grammi di peso.

Accorgimenti da considerare
Ora che avete scelto la tipologia del casco (classe A o classe B, con o senza tecnologia Mips®) potrete considerare alcuni accorgimenti che più si adattano alle vostre esigenze.
Aerazione
Più il casco è improntato al mondo race meno avrà fori di aerazione; quando si è alle prime armi le velocità raggiunte non sono alte e, nonostante ci si trovi in alta montagna, potremmo sviluppare una quantità di calore non indifferente. Avere un casco con una buona aerazione vi garantirà un maggior confort, così non vi verrà la voglia di abbandonare il casco in rifugio.

Visiera sì o visiera no
Il grande vantaggio di avere un casco con visiera è quello di poter indossare comodamente gli occhiali da vista. Chi non ha questa necessità la classica maschera da sci farà egregiamente il suo lavoro.
Taglia
Nonostante basterebbe provare la circonferenza della nuca per farsi un’idea della propria taglia, il casco come per le scarpe andrebbe comunque provato. Questo vi permetterà di mettere a confronto quello più confortevole a livello di imbottiture e di sistemi di regolazione. Infatti, oltre alla fettuccia zona mento troverete diversi regolatori di taglia micrometrici, come il famoso sistema BOA.
Connettività
Esistono in commercio caschi che possono alloggiare comodamente auricolari per comunicazioni radio o per ascoltare la musica. Il mio consiglio è quello di scegliere un casco in base a tutte le caratteristiche viste sopra, e come ultima battuta considerare anche questa opportunità.

Ricordate che alcuni caschi dovrebbero essere sostituiti già al primo impatto, in ogni caso vale per tutte le tipologie prestare attenzione a non farli cadere a terra o urtarli contro superfici rigide. Anche loro hanno una scadenza che vi potrà fornire il costruttore. Il casco protegge la vostra testa, starà a voi proteggere lui se volete mantenerlo in condizioni ottimali.