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200 anni di Strada dello Stelvio

Dal 26 aprile partono le numerose iniziative per il bicentenario della Regina delle Strade Alpine con eventi tra storia, cultura, natura e sport

Scritto il
da Luca Tessore

 Il 2025 celebra il bicentenario della Strada dello Stelvio con innumerevoli iniziative culturali, storiche, sportive condivise tra la Lombardia, l’Alto Adige e la Val Müstair svizzera, le regioni che hanno condiviso il valico automobilistico più alto d’Italia entrando in contatto tra loro fin dalla sua fondazione nel 1825.

Strada dello Stelvio
Ph. Enrico Bigno

Tra aprile e settembre si susseguono una serie di eventi che vedranno il loro momento clou il 5 e il 6 luglio, quando la strada sarà parzialmente chiusa al traffico. Fino a settembre, eventi sportivi, naturalistici, enogastronomici e culturali scandiranno l’anno dei festeggiamenti, nella cornice in uno dei contesti naturalistici più ricchi e suggestivi di tutto l’arco alpino. Le celebrazioni saranno occasione per evidenziare i vari aspetti e le varie sfumature che la Regina delle Strade Alpine ha assunto durante questi 200 anni ma, anche, per immaginare e progettare, con laboratori dedicati ai giovani, il passo dello Stelvio e l’intero comprensorio di Bormio delle prossime generazioni.

Tutti gli approfondimenti sono in costante aggiornamento sulla pagina del bicentenario

Strada dello Stelvio
Ph. Enrico Bigno Pizzo

200 anni di Strada dello Stelvio

Partono il 26 aprile le iniziative per l’anniversario del 2025, in attesa della grande festa del 5 e 6 luglio. Gli eventi proseguiranno fino a settembre, tra storia, cultura, natura e sport, per celebrare la Regina delle Strade Alpine che unisce tre territori da oltre due secoli.

Eventi imperdibili per conoscere davvero la Strada dello Stelvio
Le celebrazioni per il bicentenario della Strada dello Stelvio sono frutto di una ampia collaborazione che ha coinvolto sia gli enti pubblici – Comuni interessati, Provincia di Sondrio, Regione Lombardia, Provincia Autonoma di Bolzano, Val Müstair, Parco Nazionale dello Stelvio e ANAS – che le realtà locali, come il Liceo Scientifico Carlo Donegani di Sondrio, la società Passo Stelvio Srl, il Centro Studi Storici Alta Valtellina e Valtellina Veteran Car/ASI.

Le celebrazioni ufficiali

  • Prenderanno il via a Bormio il 26 aprile con la proiezione, presso la sala congressi di Bormio Terme, del docufilmStelvio. Crocevia di pace” realizzato dal regista sondriese Alessandro Melazzini. L’opera valorizza, dal punto di vista storico, il significato del passo come punto d’incontro tra culture diverse, uno dei focus portanti degli eventi celebrativi.
  • La coesione culturale sarà sottolineata soprattutto dalla festa del 5 e 6 luglio 2025. La celebrazione ufficiale vedrà la chiusura al traffico parziale della Strada e, al Passo dello Stelvio, si alterneranno gli eventi organizzati congiuntamente da enti pubblici e privati delle tre regioni coinvolte. Iniziative culturali, concerti, escursioni, approfondimenti e ricostruzioni storiche: come i giri sulle carrozze originali e le sfilate di auto d’epoca. Non mancheranno i prodotti tipici di tutte le tre regioni evidenziando, così, quanto i loro confini, grazie alla Strada dello Stelvio, siano stati motivo di unione più che di divisione. Per raggiungere la festa saranno adibite navette.
  • Per gli appassionati di sport, ci saranno tante occasioni per cimentarsi sulla rotta dei grandi campioni, innanzitutto del ciclismo. Da quando, nel 1953 con la vittoria di Fausto Coppi, è stata istituita la Cima Coppi, questa strada è la vera icona per gli appassionati delle due ruote. Tra gli eventi più attesi citiamo la tappa del giro d’Italia (28 maggio), le gare Stelvio Santini (8 giugno) e la Re Stelvio Mapei (13 luglio) mentre, dedicati a tutti, sono i giorni della Enjoy Stelvio Valtellina (da maggio a settembre, scopri qui il calendario).
  • Da giugno a settembre sono in programma escursioni con guide alpine ed esperti dell’Associazione Culturale Istituto di Ricerca e Studi Carlo Donegani e del Parco Nazionale dello Stelvio, con l’obiettivo di raccontare e valorizzare il territorio coinvolgendo operatori, turisti e studenti. Per chi vuole viaggiare nel tempo, invece, ci sono i sentieri della Guerra Bianca nel cuore della riserva naturale più grande e antica d’Italia, tra resti di trincee, gallerie, baraccamenti e postazioni di artiglieria dei soldati che nel Primo conflitto mondiale si batterono su campo innevato e ghiacciato a quote anche oltre i 3000 metri.

La storia in continua evoluzione della Regina delle Strade Alpine
La strada carrozzabile più alta d’Italia, per tal motivo considerata la Regina delle Strade Alpine, è riconosciuta come una delle più belle strade di montagna al mondo.

La storia

Fu costruita in soli 5 anni dall’ingegnere Carlo Donegani per volontà dell’imperatore Francesco I d’Asburgo che, in seguito al Congresso di Vienna del 1815, e allinclusione del Regno Lombardo-Veneto nell’Impero austriaco, ritenne necessario costruire una strada che collegasse Milano con Vienna, senza dover passare dalla Svizzera.

I lavori di costruzione iniziarono il 26 giugno 1820, partendo dal centro di Bormio e proseguendo verso i Bagni Vecchi. La strada fu inaugurata il 6 luglio 1825 e nel 1831 prese servizio un servizio di diligenza da Milano: in 64 ore si raggiungeva Bormio e in 125 Landeck in Tirolo. Trainata da quattro o sei cavalli, la diligenza – tuttora conservata al Museo Civico di Bormio – poteva trasportare fino a otto persone con i bagagli.


Strada dello Stelvio foto d'epoca
Foto d’epoca Strada dello Stelvio

A 2.758 metri di altitudine s.l.m. sul Passo; per 46,5 km di lunghezza complessiva; con 88 tornanti e 3 gallerie; la Strada collega 3 regioni (Lombardia, Alto Adige e Val Müstair) ed è stata per numerose volte Cima Coppi del Giro d’Italia, diventando l’icona indiscussa degli amanti del ciclismo.

Incastonata in uno dei parchi alpini più vasti e antichi d’Europa

Il Parco Nazionale dello Stelvio è riserva naturale fin dal 1935 – la Regina delle Strade Alpine è meta prediletta di escursionisti a caccia di scenari paesaggistici mozzafiato, ma anche di siti storici rappresentativi, come i resti dei villaggi della Grande Guerra.

Resti delle costruzioni della Grande Guerra
Resti delle costruzioni della Grande Guerra_Ph Alberto Urbani

All’epoca della sua costruzione, la Strada dello Stelvio rappresentò un’opera di ingegneria civile di assoluta avanguardia. La sua realizzazione comportò lo scavo di gallerie nella roccia, la costruzione di ponti e paravalanghe in legno e l’introduzione di diverse soluzioni innovative e, per quei tempi, inedite.
Sebbene la Strada dello Stelvio sia nata per esigenze di tipo commerciale e amministrativo, il suo scopo si è evoluto nel tempo orientandosi sempre più su frequentazioni legate al tempo libero. Viaggi, sci estivo, gare ciclistiche, MTB, trail running, escursioni nella natura, trekking, alpinismo, sci alpinismo e fotografia.

La Strada dello Stelvio offre tutto questo nella splendida cornice del Parco Nazionale dello Stelvio.

Un contesto di assoluta eccezione che, da sempre, aggiunge unicità e fascino a questa Strada.

Tornanti Stelvio
Tornanti della Strada dello Stelvio_Ph Enrico Bigno Pizzo

Situata a 1.225 metri di altitudine, Bormio si trova in un ampio anfiteatro naturale al centro delle Alpi. Il bianco delle nevi perenni dei ghiacciai, il verde intenso dei boschi e dei prati, l’azzurro del cielo e la trasparenza delle acque sono i colori che ne contraddistinguono il paesaggio. Un paradiso per gli amanti dello sport, della natura, dell’arte e della cultura. In inverno, Bormio e il suo comprensorio offrono più di 180 chilometri di piste di sci alpino, nordico e snowboard, mentre in estate c’è la possibilità di sciare sul ghiacciaio del Passo dello Stelvio.
Particolarmente affascinanti sono le escursioni di sci alpinismo e con le racchette da neve nei sentieri del Parco Nazionale dello Stelvio che, durante la stagione estiva, si trasformano in oltre 600 chilometri di tracciati da percorrere con la propria mountain bike, a piedi o a cavallo.

Resti della guerra Ph. Alberto Urbani

In bici da corsa

Inoltre, per gli appassionati di bici da corsa, è possibile cimentarsi in alcune delle più grandi salite che hanno contribuito a rendere nobile il ciclismo in Italia e nel mondo: il Passo dello Stelvio, il Passo del Gavia e il Mortirolo.
Un campo da golf di nove buche, il palazzo del ghiaccio, la pista di curling, i campi da tennis e numerose altre attività permettono di respirare fino in fondo il piacere della montagna.

Il centro storico

Una passeggiata nello splendido centro storico del paese, con le chiese, i palazzi e i musei permette inoltre di immergersi nell’atmosfera d’altri tempi di quella che per 700 anni è stata una piccola democrazia comunale al centro delle Alpi.

Le terme

Senza dimenticare, infine, le calde acque termali dei centri di Bormio Terme, Bagni Nuovi e Bagni Vecchi conosciute fin dai tempi degli antichi Romani.
Infrastrutture e servizi di grande qualità, una storia millenaria tutta da scoprire, eventi di importanza mondiale e, ovviamente, i sapori inconfondibili dell’enogastronomia valtellinese: questa è Bormio, la Magnifica Terra.

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